Il progetto acquaponica nasce dalla domanda “come possiamo coltivare ortaggi in modo naturale, senza l’utilizzo di suolo e di input chimici?”.

Grazie al nostro modello di agricoltura circolare gli scarti della coltivazione dei funghi diventano ottimo humus di lombrico nel processo di vermi-compostaggio. La popolazione dei lombrichi crescendo in modo esponenziale rappresenta un’ottima fonte proteica per l’allevamento di pesci. Da qui l’idea di realizzare un impianto acquaponico per allevare carpe koi e coltivare ortaggi (basilico, pomodoro, lattuga etc.).

CHE COS’E’ l’acquaponica? Una definizione sintetica potrebbe essere questa: “L’acquaponica è l’integrazione dell’acquacoltura (allevamento di pesci) con la tecnica idroponica (coltivazione di piante in assenza di suolo).”
COME FUNZIONA? Lo scarto dei pesci fornisce alle piante il nutrimento organico per la crescita grazie all’aiuto di batteri “benefici”, Nitrosonomas e Nitrobacter, che permettono la trasformazione dell’azoto dalla forma ammoniacale a quella nitrica (forma assimilabile dalle piante).

Grazie a questo ciclo chiuso è possibile allevare pesci per scopo ornamentale e allo stesso tempo coltivare ortaggi biologici.
I vantaggi del sistema acquaponico sono:
– risparmio del 90% di acqua rispetto ad una coltivazione irrigua su suolo;
– aumento della percentuale di piante a metro quadrato;
– possibilità di coltivare fuori suolo in spazi all’interno della città;
– coltivare in modo biologico senza l’utilizzo di concimi minerali e prodotti antiparassitari;
– lavorazioni zero (zero tillage).
